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Museo delle saline

Zora Žagar (ur), Eda Benčić Mohar, Flavio Bonin

 

Il Museo delle antiche saline di Pirano si trova nel bacino abbandonato di Fontanigge, una zona delle saline di Sicciole che si estende a sud dell'antico corso del fiume Dragogna. Prima dell'avvio delle opere di rinnovo per la realizzazione del Museo, gli stabili erano in rovina e le altre superfici trascurate e ricoperte di vegetazione. La prima fase dei lavori è stata portata a termine tra il 1989 e il 1994 grazie alla collaborazione tra l'allora Istituto intercomunale per la tutela dei beni naturali e culturali di Pirano, il Museo del mare "Sergej Mašera" di Pirano e l'impianto produttivo Soline della Droga di Portorose.

In Istria le saline sarebbero esistite già nel periodo romano, ma i primi documenti scritti che ne fanno menzione risalgano al VI secolo, quando il vescovo di Parenzo, Eufrasio, aveva donato parte delle saline di Brioni ai propri sacerdoti. Nel Medio Evo esistevano saline a Trieste, Muggia, Capodistria, Isola, Pirano e Orsera. Le saline più importanti erano quelle di Pirano, citate nel primo statuto della città del 1274. Sul territorio comunale erano tre le aree destinate alla produzione del sale: Strugnano, Fasano a S. Lucia e Sicciole, alla foce del fiume Dragogna. Queste ultime erano le maggiori e si dividevano nei bacini di Lera e di Fontanigge. Nel corso dei secoli il fiume con i suoi depositi ha fatto constantemente spostare il limite della terraferma verso il mare, ampliando la superficie utile per le saline mentre i salinai trasformavano in aree coltivabili i campi saliferi abbandonati.

All'epoca della dedizione di Pirano a Venezia, nel 1283, nelle saline di Pirano erano in funzione 1200 bacini di cristallizione. Per tutto il periodo del suo dominio Repubblica di Venezia mantenne il monopolio. Agli inizi del XIV secolo nelle saline di Pirano era permessa una produzione di 3200 moggi. A causa del rigido monopolio e delle imposte il contrabbando del sale era fiorente sopratutto verso il Friuli e l'entroterra sloveno: Carniola, Stiria e Carinzia. La cadutta della Repubblica di Venezia nel 1797 ed il passaggio sotto le autorità austriache portarono a un miglioramento nelle saline di Pirano. Il numero dei bacini di cristallizzazione fu raddoppiato e fu abrogato anche il limite massimo di produzione. Sino agli anni '60 del XX secolo la produzione del sale costituiva una delle principali attività nel comune di Pirano.

 

Prezzo: 8,00 €

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