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Laboratorio marittimo: Nettuno

 

 

Sicuramente avete già sentito parlare del dio romano Nettuno, ma probabilmente non tutti sapete che inizialmente era la divinità delle acque e delle correnti.

 

Nel V secolo prima della nostra era, quando i Romani stavano dando sempre maggiore importanza alla marineria, Nettuno fu associato al dio greco Poseidone, diventando il dio del mare e dei terremoti, protettore dei naviganti e della navigazione. Inoltre, come possiamo riscontrare in diverse fonti, era onorato anche come protettore dei cavalli.

Solitamente rappresentato con il tridente, un’arma utilizzata anche da pescatori e marinai nel Mediterraneo, è spesso raffigurato su un carro a forma di conchiglia trainato da cavalli, con una corona o un’altra decorazione sul capo.

Al primo piano del Museo del Mare è esposto un dipinto del XVII secolo di autore ignoto che ritrae Nettuno. Questo quadro fa parte della collezione di opere pittoriche legate alle tematiche marinare. 

 

 

La città di Pirano vanta una lunga consuetudine legata a Nettuno. Quest’anno, infatti, si è svolta la settantaquattresima edizione del cosiddetto “Battesimo di Nettuno”, ovvero un tradizionale rito d’iniziazione dell’Istituto nautico superiore di Pirano durante il quale, all’inizio dell’anno scolastico, gli allievi delle classi superiori battezzano le matricole che in tal mondo entrano ufficialmente nella nuova comunità dei futuri marittimi.

 

 

Tutto ebbe inizio nel 1947 quando uno sparuto gruppo di allievi del tempo ideò un particolare rituale per accogliere gli studenti delle prime classi - “matricole e novellini”. Il primo evento fu molto semplice e aveva in primo luogo un carattere simbolico, ma con gli anni furono inventate nuove soluzioni per rendere la manifestazione sempre più suggestiva. Gli allievi delle classi superiori indossavano gli abiti di Nettuno, di pirati e corsari e davano gli ordini più disparati alle matricole che dovevano gridare, correre, saltare, portare sulle spalle le grosse funi delle navi, un pesante forziere o la portantina sulla quale sedeva Nettuno, oppure trascinare un cannone in legno e talora indossare sacchi di juta, ma ogni volta il battesimo si concludeva con il lancio delle matricole in mare.

 

 

Anche i costumi degli allievi che partecipavano al battesimo cambiavano. Ai pirati e ai corsari si affiancarono pure soldati, marinai e monaci, negli ultimi anni anche le sirene. Nettuno era sempre dotato di tridente, spesso anche di corona e di un mantello. La varietà degli abiti degli allievi dipendeva dalla loro fantasia, dalla creatività e dal desiderio del singolo di mascherarsi. Al battesimo era sempre presente anche la bandiera nera con il teschio – l’emblema dei pirati.

 

 

Il Battesimo di Nettuno è oggi una tra le manifestazioni più pittoresche che ogni anno a settembre attirano a Pirano numerosi curiosi.

Dato che ci stiamo avvicinando al periodo del carnevale, abbiamo deciso di invitarti a questo laboratorio per realizzare una maschera e truccarti da Nettuno. Assieme realizzeremo il tridente e la corona.

 

 

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