Modello navale "Bark"
La collezione di modelli navali è una delle più importanti del Museo del Mare di Pirano, poiché ci dà modo di ammirare stupende imbarcazioni del passato. Uno dei modelli più belli e grandi (190 cm x 48 cm x 185 cm) è il modello di bark oggi esposto nella Casa del mare a Isola.
Il bark era considerato il veliero mercantile più caratteristico e sicuro della seconda metà del XIX secolo di tutta la costa adriatica orientale. A differenza di altri cantieri navali nel mondo, i cantieri del litorale austriaco costruivano prevalentemente navi a tre alberi con una capacità di carico da 250 a 1000 tonnellate. Queste navi viaggiavano principalmente lungo le rotte del Mediterraneo, tra il Mediterraneo e il Mare del Nord e tra i porti europei e quelli del Nord e Sud America. Secondo Miroslav Pahor, tra i proprietari di bark c'erano anche molti sloveni.
Poiché in pessime condizioni, il modello di bark è stato restaurato più volte (la prima volta intorno al 1970). Nel 1993, un restauro più approfondito dello scafo è stato effettuato dagli ex impiegati del Museo del Mare Leopold Belec e Ilonka Hajnal. Solo nel biennio 2004-2006 il bark è stato restaurato interamente da Leopold Belec. Belec ha realizzato un lavoro accurato su tutte le parti del modello, sostituendo completamente le corde marce e le vele strappate con nuove e aggiungendo alcune piccole parti mancanti. Prima di questi lavori, il modello era senza base, e anche questa è stata realizzata da Leopold Belec su imitazione delle basi dei modelli di Gruber.
Fonti e bibliografia:
- Pomorski muzej- Museo del mare "Sergej Mašera" Piran - Pirano, la documentazione storica.
- Terčon, Nadja. Z barko v Trst : pomorstvo v Piranu, Izoli in Kopru ter gospodarska vloga severozahodne Istre v odnosu do Trsta : (1850-1918). Koper: Univerza na Primorskem, Znanstveno-raziskovalno središče: Zgodovinsko društvo za južno Primorsko; Piran: Pomorski muzej "Sergej Mašera", 2004.
- Bonin, Flavio. Jadrnice na Slovenskem = Sailing boats in Slovenia. Ljubljana: Kmečki glas, 101 zaklad, knj. 4.
Nadja Terčon