L'oblò navale d’inizio Novecento
L'oblò navale d’inizio Novecento, donato al Museo del mare »Sergej Mašera« di Pirano nel 2017, era in pessime condizioni, infatti, quando fu recuperato e tolto dall'acqua non fu sottoposto a un processo di desalinizzazione e per oltre 10 anni non fece che deteriorarsi a causa degli effetti dannosi del sale e dell'umidità dell'aria.
La superficie era ricoperta di diversi prodotti da corrosione, incrostazioni di conchiglie e altri depositi. Nelle condizioni peggiori si presentavano le parti in ferro, fragili e sfaldabili e così pesantemente corrose che non era più presente il nucleo metallico. Le parti in lega di rame erano meglio conservate ma presentavano comunque, oltre a una patina bruna, anche una corrosione verde insinuata in profondità. La guarnizione in gomma era lacerata, il vetro rotto e con il passare degli anni i prodotti metallici di corrosione avevano invaso le incrinature.
Per accelerare il trattamento di desalinizzazione abbiamo rimosso per prima cosa i depositi e i prodotti da corrosione più facili da eliminare. Questa operazione è stato condotta gradualmente: dopo l'acqua di rubinetto siamo passati all'acqua demineralizzata, misurando ogni volta la conduttività per determinare la concentrazione di sali nell'acqua. Abbiamo cambiato l'acqua fino a che non ci siamo accertati della stabilità e della bassa concentrazione dei sali.
Dopo l'asciugatura abbiamo continuato a eliminare meccanicamente i prodotti da corrosione e le incrostazioni mediante piccoli utensili, un martelletto ad ultrasuoni e un micromotore.
La pulitura è stata eseguita con grande precauzione, sotto ingrandimento e avendo cura di non danneggiare la superficie originale. Particolare cautela è stata rivolta alla pulitura della guarnizione in gomma mediante un solvente delicato.
Le superfici sono state protette con prodotti idonei alla conservazione e al restauro dei metalli, materiali facilmente reversibili che in avvenire permetteranno, ove necessario, interventi localizzati.
Per la futura conservazione del manufatto sarà di estrema importanza il luogo in cui verrà custodito: il processo di corrosione dei metalli può essere rallentato se i reperti sono conservati in un ambiente particolarmente asciutto. Uno degli accorgimenti adottato nei musei è anche quello di chiudere gli oggetti entro vetrine a tenuta insieme a sostanze che assorbono l'umidità e quindi proteggono i manufatti.
Gli oggetti si devono maneggiare con particolare cura ed esclusivamente con i guanti per evitare tracce di grasso o acido, infatti, le impronte delle dita lasciano segni (in)visibili ed è in questi punti che la polvere si accumula più facilmente.
Intervento di conservazione e restauro: Ajda Purger, Igor Ravbar, dicembre 2020.