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Una piccola pipa in ceramica del XIX secolo

La piccola pipa in ceramica (PN 1015), utilizzata in passato per fumare tabacco, è stata rinvenuta dagli archeologi durante gli scavi sottomarini condotti nell’area di Fisine nel 2018.
Onde evitare la perdita dei reperti, in presenza di manufatti estratti da siti subacquei è indispensabile eseguire per prima cosa un trattamento di desalinizzazione. Quindi anche nel caso della pipetta e degli altri reperti si è proceduto ad immersioni in acqua e a misurazioni della conduttività. È stato necessario sostituire l’acqua diverse volte sino a quando gli oggetti non sono risultati completamente liberi dal sale. 

Si è poi passati all’intervento di ripulitura con un pulitore a vapore specifico per le operazioni di conservazione e il restauro. Il vapore si deve sempre usare con cautela e a bassa pressione per non danneggiare la superficie originale. È stato necessario rimuovere le alghe, i resti di fango e alcune incrostazioni carbonatiche all’interno della pipa anche con l’aiuto di piccoli utensili.
Il reperto, pulito e asciugato, è stato consolidato nei punti di rottura e prima dell’integrazione ulteriormente protetto mediante l’applicazione di un particolare prodotto di facile rimozione e sicuro per l’oggetto.
È seguita la realizzazione del calco, l’integrazione della parte mancante nonché il suo ritocco, che da vicino deve essere chiaramente riconoscibile per poter determinare che cosa è successo all’oggetto in passato, ma non deve disturbare la visione e la comprensione del reperto nel suo insieme.

La pipa conservata e restaurata sarà esposta alla mostra “I segreti di Fisine”. 

 

Intervento di conservazione e restauro: Ajda Purger, conservatrice-restauratrice superiore, dicembre 2020. 

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