Dall'ISTRA BENZ all'ISTRABENZ: 1948-1996
La pubblicazione, Dall'ISTRA BENZ all'ISTRABENZ: 1948-1996, di 232 pagine, è stata pubblicata dall'Archivio regionale di Capodistria, a cura della dr. Jedert Vodopivec Tomažič, design: Mateja Tomažinčič.
Redazione della pubblicazione: mag. Nada Čibej, Fabio Ivančič, dr. Aleksander Lorenčič, Deborah Rogoznica, Ivan Simčič, dr. Nadja Terčon e la dr. Jedert Vodopivec Tomažič.
Revisione: professore dr. Žarko Lazarević e docente dr. Lev Centrih
Nella parte introduttiva la mag. Nada Čibej, direttrice dell’Archivio regionale di Capodistria (ARC), presenta il quadro normativo riguardante la gestione del materiale d’archivio prodotto o collegato a soggetti economici e prosegue sottolineando i problemi inerenti la penuria di personale e di spazi attrezzati negli enti preposti alla tutela e alla valorizzazione di tale materiale e nello specifico le difficoltà con cui si confronta l’Archivio regionale di Capodistria e i motivi per cui in questa sede non è custodito l’archivio dell’”Istrabenz”. Dal canto suo la dr. Jedert Vodopivec Tomažič, curatrice della pubblicazione, illustra i retroscena della nascita di questo progetto e il lavoro di ricerca delle fonti d’archivio. Nella seconda parte tre autorevoli storici sloveni, che dedicano la loro opera di studiosi a ricerche inerenti tematiche economiche, illustrano lo sviluppo economico del comprensorio di Capodistria, area che al termine della II Guerra mondiale si trovò pesantemente condizionata dalla nuova linea di demarcazione tra Jugoslavia e Italia.
La Dr. Deborah Rogoznica, archivista consigliere nell’Archivio regionale di Capodistria, descrive le dinamiche economiche nel Capodistriano dopo il 1945, al termine della seconda guerra mondiale. Nel periodo caratterizzato dalle cosiddette zone di occupazione militare (1945-1954), nel territorio che rientrava sotto la sua amministrazione militare la parte jugoslava condusse una politica che aveva in primo luogo lo scopo di tutelare i suoi interessi politici ed economici avvalendosi di neocostituite imprese economiche del potere che dovevano assumere il totale controllo del sistema finanziario-commerciale di quest’area. Nel 1948 fu costituita l'impresa “Istra Benz” - nata dalla trasformazione del settore carburanti “Avto” dell'azienda “Adria” - dedita alla vendita di carburanti all’ingrosso e al dettaglio. L’Istrabenz, che inizialmente opera come società per azioni, nel 1954, secondo la nuova legislazione jugoslava, si trasforma in azienda economica sociale e nel corso degli anni ’50 aumenta considerevolmente tanto la propria attività che gli introiti.
Basandosi su ricerche d’archivio condotte per lunghi anni e su quanto da lei stessa pubblicato nel volume »Usidrali smo se na morje« : Vzpostavitev slovenskega pomorstva 1945–1958 la dr. Nadja Terčon, consulente museale presso il Museo del mare “Sergej Mašera” di Pirano, presenta un contributo che offre una rassegna sulla marineria, sulle navi e sui problemi che incontravano per rifornirsi di carburante sino a quando non ha iniziato a occuparsene l’impresa Istrabenz Koper. Poiché nel Museo piranese non è conservata nessuna documentazione relativa ai distributori di carburante per le navi, le barche, i panfili o allo stesso carburante per natanti, l’autrice ha optato per un contributo di carattere più generale. Il suo filo conduttore sono quindi il mare e le imbarcazioni nonché la loro propulsione a carburante liquido, di cui si è occupata sin dalla sua costituzione anche l'”Istrabenz”. Del rifornimento delle navi con carburante aveva già trattato il suo primo direttore Angel Gruden, soffermandosi sullo sviluppo delle navi e sulla trasformazione delle barche a vela, sull'uso dell'energia eolica nei piroscafi. Poiché almeno sin dall’inizio del Novecento anche i velieri erano già dotati di motori, con l’aiuto Vinko Oblak, ricercatore amatoriale appassionato di storia della marineria, nell’unità di Pirano dell’Archivio regionale di Capodistria sono stati rinvenuti alcuni documenti d’archivio sull’impiego del petrolio e della nafta nel periodo tra i due conflitti mondiali. Il breve excursus esamina il periodo del secondo dopoguerra e la situazione della marineria, la riduzione del traffico marittimo e la sua successiva ripresa, l’inizio dei porti turistici e l’introduzione dei distributori di carburante per natanti. Sono menzionate le imprese marittime e le aziende ittiche che si rifornivano di carburante dall’”Istrabenz”. Per quanto riguarda il periodo tra la fine della guerra e la costituzione dell’”Istrabenz” nel 1946, vale porre in rilievo diversi particolari interessanti in merito al furto, all’estrazione e alla vendita della nafta recuperata dal relitto del Rex, il transatlantico incagliato sul fondale tra Isola e Capodistria.
Il dr. Aleksander Lorenčič, direttore del Museo regionale di Ptuj-Ormož, presenta l’industria slovena dopo il 1945 e il settore energetico, dal balzo registrato nello sviluppo e l’ammodernamento sino alla deindustrializzazione. Dopo il 1945 la politica economica aveva concentrato la propria attenzione sull'attività industriale; si avviò un'industrializzazione accelerata e di conseguenza questo comparto economico registrò la crescita maggiore e la modernizzazione della propria struttura. Dopo il 1945 oltre 20 imprese industriali slovene si affermarono sul mercato mondiale con i propri marchi di fabbrica, mentre oltre 30 operavano in regime di monopolio sul mercato jugoslavo. Con l'indipendenza della Slovenia ebbe inizio una nuova fase nello sviluppo dell'industria slovena: siamo stati testimoni di un marcato processo di ristrutturazione del settore economico, numerose imprese - anche alcuni giganti dell’industria jugoslava - fallirono e molti prestigiosi marchi di fabbrica sloveni furono invece venduti. Per quanto riguarda il comparto legato al commercio di nafta e gas nonché la relativa infrastruttura di stoccaggio e la distribuzione dei derivati del petrolio, nel secondo dopoguerra si assiste alla costituzione di due imprese. In principio fu la filiale slovena dell'impresa federale “Jugopetrol”, chiamata “Jugopetrol Ljubljana” ad occuparsi della distribuzione di nafta e gas. L’azienda continuò ad operare con questa denominazione sino al 1953, anno in cui si rese indipendente e cambiò il nome in “Petrol”. L’altra impresa petrolifera slovena, l’”Istrabenz Koper”, nei primi anni di attività operò nell'area dell'Istria slovena e croata in misura notevolmente minore rispetto alla “Petrol”. Sino al 1963 l’impresa acquistava i derivati del petrolio attraverso la “Petrol” mentre in seguito, resasi indipendente, si riforniva di tali prodotti e di gas direttamente dalla raffineria di Fiume. Fino agli inizi degli anni ’70 l’”Istrabenz” rinnovò o costruì numerosi distributori di carburante. Gli anni ’80 del secolo scorso furono caratterizzati anche dalla crisi petrolifera che costrinse l’”Istrabenz” ad entrare nel sistema nazionale unificato di approvvigionamento di prodotti petroliferi, mentre nei primi anni ’90 inizia il processo di trasformazione della proprietà, conclusosi nel 1996 con la nascita della holding “Istrabenz d.d.” In seguito l’”Istrabenz” accelera il proprio passaggio ad un sistema di holding finanziaria.
Tenuto conto del fatto che non esiste un archivio dell’azienda Istrabenz ovvero si sono conservati solo frammenti o copie di documenti nell’ambito di altri fondi d’archivio, abbiamo voluto conservare tutto ciò che si poteva ancora salvare. Non potendo fare completo assegnamento sulle fonti d'archivio, abbiamo deciso di ricorrere anche alle fonti orali. Abbiamo cercato di metterci in contatti con gli ex dipendenti e altre persone collegate in un modo o nell’altro all'azienda, le cui testimonianze avrebbero potuto fornirci informazioni preziose. La risposta è stata molto buona, specie tra i pensionati più anziani dell’”Istrabenz”. Sfortunatamente, causa problemi di salute, alcuni non hanno potuto collaborare. Altri invece, soprattutto gli ex dipendenti più giovani, non hanno voluto esporsi pubblicamente. Malgrado ciò, oltre a dichiarazioni orali e scritte, siamo riusciti a recuperare anche parecchie fotografie nonché del materiale d’archivio e da museo.
Così, nel terzo capitolo, Ivan Simčič, curatore-storico presso il Museo regionale di Capodistria, ha messo a punto e sistemato le testimonianze di alcuni ex dipendenti dell’”Istrabenz” o dei loro familiari: Angel Alberti (nato nel 1942, benzinaio dal 1964 al pensionamento nel 1997), Guido Bertok (nato nel 1938, ha lavorato nel settore commerciale (1973-1974) e in quello dirigenziale dal 1978 al pensionamento nel 1999), Zorko A. Cerkvenik (nato nel 1949, direttore dell'”Istrabenz plini” dal 1990 sino al pensionamento nel 2012), Franc Cvetrežnik (nato nel 1938, benzinaio dal 1973 sino al pensionamento nel 2007), Majda Fonda – moglie del defunto Ivan Fonda (1946– 2017, benzinaio dal 1967 sino al pensionamento per invalidità nel 1999), Lojze Hočevar (nato nel 1946, a capo del servizio di sicurezza sul lavoro e della sicurezza antincendio dal 1976 sino al pensionamento nel 2007), Peter Požrl (nato nel 1940, a capo del comparto commerciale dal 1976 sino al pensionamento nel 2002), Dušan Starman (nato nel 1947, benzinaio dal 1968 sino al pensionamento nel 2005), Robert Vatovec, figlio di Fabio Vatovec (1929–2012, musicista e contabile dal 1957 al pensionamento nel 1991), Lucijan Vatovec (nato nel 1993, per molti anni capo e vice-capo del comparto vendite al dettaglio nonché cronista dell'”Istrabenz” dal 1957 sino al pensionamento nel 1993) e non per ultimo Fabio Ivančič (nato nel 1933, per molti anni contabile dell'azienda - dal 1971 sino al pensionamento nel 1995 e anche in seguito, fino alla definitiva collocazione a riposo nel 2001 - fonte inestimabile dalla memoria incredibile, una mente aperta e una precisione da contabile) che ci ha fornito numerose informazioni scritte e orali molto preziose.
Nell’ultima parte, quella documentaria, con i dati che avevamo a disposizione abbiamo preparato una presentazione di tutti e quattro i direttori: Angel Gruden (1948 –1951), Anton Vodopivec (1951–1974), Jordan Klabjan (1984–1988) e Janko Kosmina (1974–1984, 1988– 1996). Per mancanza di fonti accessibili, le presentazioni dei singoli direttori non sono equivalenti. In questo capitolo è inclusa anche una breve relazione sulla privatizzazione della s.p.a. “ISTRABENZ d.d, Koper”, stilata nel 1996 da Fabio Ivančič e firmata dal direttore generale Janko Kosmina. Segue poi una rassegna, curata dal ricercatore documentalista Rok Omahen, di tutti i contributi e delle trasmissioni in cui è citata l’Istrabenz, dagli inizi di TV Slovenia nel 1958 sino al 1996 e conservati nel ricco archivio della RTV Slovenia.
Al termine abbiamo inserito una cronologia dell’azienda “Istrabenz Koper” dalla sua costituzione nel 1948 sino alla conclusione del processo di privatizzazione nel 1996, che comprende anche tutti i cambiamenti sopravvenuti nella grafia del nome dell’azienda.