LA COLLEZIONE MUSEALE GIUSEPPE TARTINI NELLA SUA CASA NATALE A PIRANO
La casa natale di Giuseppe Tartini - Casa Tartini, appartiene alla Comunità degli Italiani Giuseppe Tartini Pirano, che vi ha la sua sede sociale e dove svolge svariate attività. La Casa Tartini si trova in una schiera di case affacciate al lato nord di Piazza Tartini ed è un monumento di architettura borghese. A seguito delle ampie ristrutturazioni svolte negli anni 1988 e 1992, sono stati restaurati e presentati al pubblico anche alcuni dipinti murali, realizzati principalmente su commissione del nipote di Giuseppe Tartini, il capitano Pietro Bartolomeo Tartini.
L'edificio sorge sul sito di una casa gotica del XIV secolo, Casa Pizagrua, che fu eretta presso la chiesetta di San Pietro sull'ex mandracchio interno ed appartenne alla rinomata famiglia piranese dei Pizagrua. Da allora, la casa è stata ricostruita e decorata più volte in diverse epoche, al suo centro c'è una cisterna datata 1821, l'anno degli ultimi importanti lavori di ricostruzione. L'attuale aspetto neoclassico risale al XIX secolo.
Nell'ambito del progetto Turismo culturale all'insegna di Giuseppe Tartini (tARTini - programma Interreg Italia – Slovenija) da poco completato, l'edificio storico è stato rinnovato e vi è stata allestita la nuova Collezione museale di Giuseppe Tartini, che ora dispone di nuove attrezzature, infrastrutture e tecnologie che consentono una migliore attuazione delle attività museali e culturali come pure l'accesso a saggi scientifici, divulgativi e informazioni online.
La collezione museale di Giuseppe Tartini,
Nel 1992 in Casa Tartini è stata allestita una mostra museale permanente, collezione dislocata del Museo del Mare di Pirano, dedicata a Giuseppe Tartini (Pirano, 8 aprile 1692 - Padova, 26 febbraio 1770), il violinista, compositore, teorico e insegnante musicale di fama mondiale e sicuramente il personaggio più importante di Pirano.
Fino ad oggi, il suo prezioso lascito era visitabile in una stanza più piccola, l'ex alcova, decorata con stucchi, dipinti da soffitto barocchi originali e lo stemma della famiglia Tartini. Giuseppe Tartini potrebbe essere nato proprio in questa stanza; fu battezzato l'8 aprile 1692 nel battistero di San Giovanni Battista presso la chiesa parrocchiale di San Giorgio a Pirano e la data del battesimo è stata accettata come la sua data di nascita.
Il violino di Tartini, il cimelio più prezioso, occupa un posto di rilievo ed è adesso esposto nella Sala dei paesaggi e dei fiori, interamente dipinta, dove può essere ammirato, osservato da tutti i lati e dove è possibile sentirne il suono ovvero ascoltare le più famose sonate di Giuseppe Tartini registrate su di un CD esclusivo: Tartini's Violin (Črtomir Šiškovič, Luca Ferrini).
Il violino di Giuseppe Tartini è uno dei tre violini menzionati nel suo lascito e l'unico che si conserva nella sua città natale. Fu fabbricato dal padre Nicolò Amati - Nicolò Marchioni di Bologna, tra gli anni 1715 e 1725.
L'autenticità del violino è stata confermata nel 1937 a Cremona, quando è anche stato rilasciato un certificato di autenticità, anche esposto nella collezione museale.
Questo strumento storico di altissima qualità ha subito nel tempo qualche danno ed è stato oggetto di diversi restauri. Nel 1954 è stato restaurato da Maximilian Skalar, nel 1991 da Vilim Demšar, nel 2005 da László Lakatos e dal 2016 è sotto le cure del cremonese Bruce Carlson che è anche il tutore del violino di Paganini a Genova.
Negli ultimi due decenni questo straordinario strumento storico è stato suonato da alcuni celebri violinisti.
La collezione espone anche le uniche raffigurazioni originali del grande violinista: la sua maschera mortuaria in gesso, il suo ritratto - un dipinto in olio su tela di autore sconosciuto della fine del XIX secolo, un busto in marmo del 1846 realizzato dallo scultore veneziano Francesco Bosa (1803-1870) e il ritratto di Giuseppe Tartini in tecnica grafica dalla copertina di un piccolo libretto - Discorso commemorativo dell'abate Francesco Fanzaga del 18 febbraio 1770, stampato a Padova che è anche la raffigurazione più emblematica di Giuseppe Tartini. Tra le opere d'arte ricordiamo inoltre la grafica Tartini's Dream di James Marchall (1838-1902), datata dopo il 1868, che rappresenta la famosa sonata di Giuseppe Tartini, Il Trillo del Diavolo.
Sono di valore inestimabile anche i manoscritti di Giuseppe Tartini esposti, come ad esempio le sue lettere, gli studi di geometria e matematica sul cerchio, i trattati di teoria musicale e i due famosi trattati scientifico-teorici: il Trattato di musica secondo la vera scienza dell'armonia, pubblicato a Padova nel 1754, e la dissertazione De'principi dell'armonia musicale contenuta nel diatonico genere, pubblicata a Padova nel 1767.
Il materiale scritto è di proprietà dell'Archivio Regionale di Capodistria, Unità di Pirano e fa parte della Raccolta Giuseppe Tartini che è catalogata in pubblicata in forma libraria.