Zule Pavlin
Zule Pavlin, pilota di idrovolante (Capriva del Friuli, 10 novembre 1910 – Domžale, 11 luglio 1978)
Zule Pavlin nacque il 10 novembre 1910 a Capriva del Friuli vicino a Gorizia. A Capriva del Friuli, il padre di Pavlin prestava servizio come carabiniere. Nel 1911 fu trasferito a Domžale. La vita pacifica della famiglia fu interrotta dalla Prima guerra mondiale. Il padre combatté sul Fronte di Isonzo a Doberdò del Lago, nel 1916 la madre con i figli e la sorella di Zule fuggirono a Buccari. Quivi la madre si ammalò e nel 1917 morì di tubercolosi in un ospedale di Fiume.
Dopo la dissoluzione dell'Austria - Ungheria, il padre con la famiglia tornò nei luoghi natii. Ottenne un primo lavoro a Kaplja Vas vicino a Komenda e nel 1923 fu trasferito a Domžale. Nel 1922 a Kaplja Vas Zule Pavlin ultimò la scuola civica. Negli anni 1922-29 frequentò il II. Regio ginnasio di Lubiana che ultimò con successo. Nel settembre del 1929 iniziò la sua formazione alla Scuola di aviazione navale a Divuglie. Fu cadetto della IV. classe che contava 130 allievi. Durante il primo anno di studio scrisse un diario e successivamente anche le sue memorie dei quarantacinque viaggi lungo l'Adriatico con il posamine Labud. A questo periodo risalgono le numerose fotografie, gran parte delle quali è oggi conservata dal Museo del mare di Pirano. Sono state donate al museo dal figlio di Zule Pavlin, Bojan, che ha mantenuto gli originali del diario e delle memorie. Il museo conserva una copia di entrambi i manoscritti.
Dopo aver completato l'addestramento (1931), prestò servizio come sottufficiale attivo nella venticinquesima e ventiseiesima squadriglia idrovolanti. Dal 1935 prestò servizio presso il Quartier Generale dell'Aviazione della Marina. Lì, volò nella decima squadriglia fino alla capitolazione della Jugoslavia il 17 aprile 1941. Svolse compiti di idromeccanico e mitragliere idromeccanico, raggiungendo il grado di sergente maggiore di terza classe.
Il 2 maggio 1941 si impiegò presso il cantiere navale e in una cooperativa agricola a Traù, dove visse con la famiglia. Dopo la capitolazione dell'Italia, l'8 settembre 1943, si unì ai partigiani, ma alla fine del 1943 fu catturato e internato in diverse prigioni. Fu rilasciato poco prima della liberazione. Dopo la fine della guerra, tornò a casa, alla moglie e ai due figli.
Dopo la guerra, non tornò più né in marina né in aeronautica. Nell'estate del 1946, si trasferì con la famiglia da Traù a Domžale. Lì prestò servizio e visse con la famiglia (con la moglie ebbero quattro figli) fino alla morte. È sepolto a Domžale.
Testo di Nadja Terčon
FONTI:
Documentazione fotografica del museo
Terčon, Nadja.
Leto dni med gojenci pomorske letalske šole : dal diario di Pavlin Zule 1929/1930.
Annales : anali Koprskega primorja in bližnjih pokrajin. 1, n. 1 (1991), pp. 179-186. ilustr.
Podgoršek, Borut, Bolhar Franc, Zule Pavlin: Stražar z neba: Zgodbe slovenskih letalcev, 2. knjiga, Škofja Loka, Sierra 5, 2020