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Zudič Jože

Jože Zudič, responsabile della produzione nelle saline (16.8.1934 – 8.2.2022)

Quando parliamo della produzione del sale nelle saline di Pirano nella seconda metà del XX secolo, non possiamo dimenticare il signor Jože Zudič, nato Giuseppe Zudich. Era figlio di Giuseppe Zudich e Antonia Debernardi. Iniziò a lavorare nel 1948, all’età di quattordici anni, dapprima come incaricato alla regolazione del flusso e alla gestione dell'acqua e in seguito, dopo un periodo di formazione aggiuntiva, responsabile della produzione.

 

Assunto come addetto al governo delle acque, acquisì le nozioni e l'esperienza indispensabili in merito al travaso dell'acqua nei vari bacini comunicanti e al funzionamento delle saline nell’area di Lera. Lì una corretta gestione del livello idrico incide in maniera fondamentale sulla quantità di sale che si raccoglie. Dopo l’ammodernamento della produzione nella zona di Lera e a Strugnano, le mansioni lavorative furono suddivise tra manutentori, incaricati della gestione delle acque e salinari, mentre nelle saline di Santa Lucia e in quelle di Fontanigge, nella parte meridionale delle saline di Sicciole, gli occupati svolgevano tutti i lavori necessari. Nel contesto del moderno sistema di produzione delle saline piranesi l'opera corretta ed efficace dell’addetto alle acque ha un ruolo molto importante.

 

Per rispondere alle necessità collegate allo svolgimento e alla gestione di lavori tanto impegnativi, nel 1955 fu aperta una scuola triennale per salinari a Ulcinj. Da ogni salina esistente nell'allora comune stato di Jugoslavia vi furono inviati degli allievi destinati a diventare i responsabili della produzione nei singoli impianti. Le saline di Sicciole scelsero proprio il signor Jože Zudič che nei successivi decenni, grazie alle nuove conoscenze e all'esperienza acquisita fu a capo della produzione nelle saline di Sicciole e Strugnano. In questa veste diresse il corretto travaso delle acque in tutte le stagioni, la regolare manutenzione dei bacini di evaporazione e di cristallizzazione, le attività di falegnameria ed inoltre si occupò dell’introduzione dei vagoncini a binario, dell’acquisto delle imbarcazioni e delle prime attrezzature a motore per la manutenzione degli impianti e di molto altro ancora.

 

Oltre ai lavori legati alla produzione del sale, alla fine degli anni Cinquanta collaborò anche con l’allora direttore del Museo civico di Pirano (in seguito Museo del Mare), Miroslav Pahor, e partecipò all’ideazione dei progetti per l’allestimento del Museo delle saline all’aperto. I conservatori del Museo civico di Pirano intervistarono i salinai del tempo nonché gli altri lavoratori e residenti nelle saline. Tutte le informazioni acquisite furono poi utilizzate da Tatjana Poberaj e Miroslav Pahor nel libro “Stare Piranske soline” /Le vecchie saline di Pirano/.

 

Alla fine degli anni Ottanta, dopo quarant’anni di lavoro, è andato in pensione, rimanendo però sempre legato alle saline. Su invito di Zora Žagar, allora conservatrice del Museo del Mare, ha partecipato attivamente all’allestimento della collezione nel Museo delle saline. In veste di consulente e di guida ha collaborato con il Museo del Mare anche nei successivi dieci anni. Da allora ha condiviso generosamente le sue conoscenze e i segreti del lavoro nelle saline.

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