Gorup – Kalister la famiglia
JOSIP GORUP PLEMENITI SLAVINJSKI, economista, finanziere, imprenditore, armatore, mecenate (Slavina pri Pivki, 6. 4. 1834 – Fiume, 25. 4. 1912) e famiglia
JOSIP GORUP PLEMENITI SLAVINJSKI è il rappresentante più noto degli armatori sloveni che nel XIX secolo iniziarono il loro percorso imprenditoriale nel settore marittimo e lo proseguirono, seppur in misura molto minore, dopo il crollo dell'Impero austro-ungarico, nonché il membro più noto della famiglia Gorup-Kalister.
L'attività marittimo armatoriale della famiglia Kalister ebbe inizio a Trieste con Janez Kalister con l'acquisto del veliero "Maria Francesca" nel 1855. Questo bark, fu usato da Janez Kalister fino al 1862, quando lo vendette, due anni prima di morire. Fu il proprietario di tutta la nave. Fece affari con i più importanti esponenti della vita politica ed economica dell'epoca ma anche con semplici e umili compaesani di Slavina e dei villaggi circostanti. Tra i suoi partner le fonti menzionano anche l'armatore sloveno Nikolaj Valušnik.
Janez Kalister lasciò in eredità i suoi beni ai nipoti Franc Kalister e Josip Gorup. Alla sorella di Josip, Ivana Mucha nata Gorup, la più giovane (nata nel 1849) dei cinque figli di Gorup, non lasciò nulla. Ciononostante, il suo ruolo nell'armatoria triestina della seconda metà del XIX secolo è piuttosto evidente. A Trieste, come donna, si cimentò con grande ambizione nel settore marittimo e fu una delle poche donne armatore del suo tempo.
Dopo la sua morte (1864), metà della proprietà e degli affari passarono a Josip Gorup. A Trieste, noleggiò navi per il trasporto delle merci e si specializzò in transazioni finanziarie. Non si interessò al commercio o all'industria tradizionali ma principalmente agli investimenti finanziari. Sebbene si trasferì molto presto a Fiume, dove visse con la sua numerosa famiglia fino alla morte, mai interruppe i rapporti commerciali con Trieste né tantomeno con le vicine province austriache, ungheresi e italiane e le loro compagnie assicurative, le casse di risparmio e gli istituti finanziari affini né con le compagnie di navigazione e gli armatori importanti.
Fu uno dei fondatori, vicepresidente e azionista di maggioranza della compagnia di navigazione Ungaro Croata, nonché membro del suo management. Possedeva inoltre quote di altre tre compagnie di navigazione: Dalmatia, Oriente e Adria. Del piroscafo in ferro Rečina (porto di Fiume), al quale i croati attribuiscono un'importanza storica, possedeva addirittura la quota di proprietà più elevata: quattro carati. Questo è anche l'unico caso noto in cui Gorup abbia stipulato un atto di comproprietà con singoli armatori. La decisione di vendere il Rečina fu presa ancora prima della morte di Gorup ma il processo di vendita coincise con la morte di Gorup e con la procedura di successione ereditaria.
La vendita della nave Rečina fu condotta da Sigismund Kopajtić plemeniti Bakarski, il direttore della nave Rečina, suo comproprietario e allo stesso tempo genero di Gorup, marito della figlia di Gorup, Joža. Fu capitano di lungo corso e l'esponente più famoso della nobile famiglia di Buccari i Kopajtić, promotore dello sviluppo marittimo di Buccari, console del Regno di Norvegia a Fiume nonché uno dei fondatori della Ungaro Croato nel 1891. Dal 1898 in poi, ne fu anche il presidente.
I figli di Gorup, Kornelij, Milan e Aleksander, continuarono l'operato del padre e divennero figure di spicco nel settore marittimo: Kornelij a Trieste, Milan e Aleksander a Fiume. Durante la vita, Gorup cercò di introdurre i figli alle sue attività e di metterli in contatto con i partner commerciali. Ciò è evidente dalla comproprietà delle navi: ad esempio, l'armatore Gustav Pongrac era comproprietario sia della nave Rečina di Josip che della nave Triglav di Kornelij. I figli ricevettero di più dal padre solo dopo la sua morte ma non più degli altri quindici eredi legittimi: quattordici figli e la moglie.
Il più legato a Trieste fu il figlio maggiore di Gorup: Kornelij. Anche lui iniziò molto presto con gli affari marittimi. Fu uno degli azionisti più forti e membro del consiglio di sorveglianza della compagnia di navigazione Austro Americana di Trieste. Kornelij Gorup fu armatore nel vero senso della parola. Fu coproprietario di due piroscafi: Triglav e Pećine.
Il secondogenito, Milan, fu attivo a Fiume. Fu membro della sezione industriale della Camera di Commercio e Industria di Fiume e, nel 1906, divenne membro del consiglio di sorveglianza della società Ungaro-Croata, membro del consiglio di sorveglianza della società Oriente e, dal 1907, uno degli amministratori di quest'ultima. Milan morì nel 1914, poco dopo il padre, e non poté incrementare la sua eredità.
Dopo la morte del padre e del fratello Milan, Aleksander Gorup operò nel settore marittimo per tutta la vita. Il nome di Aleksander è associato alla Ungaro-Croata, dal 1922 ai piroscafi Piceno e Dorico (proprietario) e, dopo la Prima guerra mondiale, ai successori della Ungaro-Croata, ovvero la Prekomorska Plovidba e successivamente la Jadranska Plovidba. Dopo la Prima guerra mondiale, infatti, la compagnia trasferì la sua sede da Fiume a Sussak e divenne una delle più importanti compagnie di navigazione jugoslave tra le due guerre. Il Trattato di Roma del 1924 impose il confine di stato sul fiume Eneo, separando bruscamente i due porti confinanti. Fiume divenne italiana e si sviluppò in un importante porto italiano, mentre la vicina Sussak divenne uno dei porti più importanti dell'ex Jugoslavia. Aleksander Gorup si trovò quindi diviso tra due paesi: l'Italia e il Regno di Jugoslavia. Visse a Fiume ma svolse gli affari marittimi a Sussak.
La famiglia Kalister – Gorup comprese presto l'importanza delle compagnie marittime e di navigazione e fu pronta a cimentarsi con un'attività rischiosa e dipendente da molteplici fattori come quella armatoriale. I membri della famiglia godettero di grande rispetto nella società e potettero influenzare la situazione economica (nazionale, politica e sociale), poiché vennero eletti o nominati a ricoprire importanti cariche o posizioni. Come proprietari di singoli carati o di intere navi e delle azioni di importanti compagnie di navigazione dell'epoca, ebbero un ruolo di spicco nella marineria austro-ungarica e successivamente jugoslava.
Nel 1969 fu pubblicata una piccola ma estremamente ricca pubblicazione dello storico e direttore del Museo del mare, Miroslav Pahor, intitolata Sto let slovenskega ladjarstva (Cent'anni di armatoria slovena) 1848-1941. Si tratta di un'opera fondamentale per documentare l'attività slovena nell'Adriatico e in altri mari. Pahor raccolse dati anche sugli armatori sloveni che operarono a Trieste e Fiume nel XIX secolo. Sulla base di questi dati, nel laboratorio di modellismo del Museo del mare di Pirano è stata realizzata una serie di modelli navali che riproducono le imbarcazioni descritte in questa pubblicazione.
Testo di Nadja Terčon
Fonti:
Documentazione fotografica del museo
Pahor Miroslav, Sto let slovenskega ladjarstva 1841–1941
TERČON, Nadja. Josip Gorup. V: RAHTEN, Andrej (ur.), et al. Tvorci slovenske pomorske identitete. Ljubljana: Založba ZRC, ZRC SAZU, 2010. Pag. 49-63, portret, ilustr. Zbirka Življenja in dela, 6, Biografske in bibliografske študije, 4.
TERČON, Nadja. Kalister, Gorupi in pomorstvo. In: PREINFALK, Miha (cur.). Rodbini Kalister in Gorup. Ljubljana: Zveza zgodovinskih društev Slovenije, 2010. Pag.. 87-110, ilustr. Kronika, 58(2010),
1. Digitalna knjižnica Slovenije - dLib.si. - Rodbina GORUP – KALISTER