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Felser Ivan

Ivan Felser (Maribor, 6. 12. 1907 – Radeče, 5. 12. 1987)

Ivan Felser nacque a Maribor, primo di quattro figli maschi. Suo padre lavorava all'ufficio postale e nel 1914 fu trasferito a Zidani most, dove lavorò come impiegato postale alla stazione ferroviaria fino al 1947. La famiglia si trasferì più volte e nel 1928 si stabilì in una casa di loro proprietà nella vicina Radeče. Ivan terminò la scuola elementare a Radeče nel 1922 e nello stesso anno iniziò a studiare per fabbro con Ivan Rebek a Celje. Completò l'apprendistato con ottimi voti nel luglio del 1925. Si iscrisse alla scuola nautica per via dell'istruzione gratuita e aiutare la famiglia finanziariamente.

 

Nel biennio1925-1926, frequentò la Scuola Sottufficiali Meccanici di Kumbor. Fu cadetto dell'undicesima classe. Completò l'addestramento come sottufficiale meccanico. Nel 1936 a Đenović completò il corso per ufficiali di ingegneria meccanica e fu promosso a sottotenente meccanico e, nel 1940, a tenente.

 

Viaggiò su diverse navi della Marina Reale Jugoslava: come capo torpediniere sulla torpediniera T7 e come macchinista sulle navi Spasilac e Vila. Nel 1934, mentre prestava servizio sulla Vila a bordo c'erano anche il re Alessandro I Karađorđević con la famiglia. Nell'ottobre del 1934 infatti, il re partì per un viaggio in nave per Marsiglia. In quell'occasione, la nave Vila con a bordo Ivan Felser, accompagnò il re fino alle Bocche di Cattaro. Lì, il re salì sulla nave Dubrovnik, che lo portò a Marsiglia e, dopo l'assassinio del 9 ottobre 1934, riportò a casa la bara con le sue spoglie.

 

Nel 1941, fu a Sebenico sulla torpediniera T5 come tenente di macchina, facente funzioni del comando di macchina e ufficiale di macchina per la 3a Divisione Torpedinieri. Nel giugno del 1941, in seguito alla capitolazione della Jugoslavia (17 aprile 1941), tornò in treno a Radeče. Inizialmente su sottoposto a lavoro coatto nella fabbrica di aerei a Maribor e successivamente a Braunschweig. Nel 1943, fu riqualificato e trasferito a Neudorf, vicino a Vienna. Lì visse fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

 

Dopo la liberazione, tornò a casa a Radeče. Trovò nuovamente impego nel 1946. Lavorò per la maggior parte del tempo a Zagabria, nella fabbrica di caldaie a vapore. Fu responsabile del montaggio delle caldaie a vapore, un lavoro per il quale si era addestrao nella marina militare e che svolse principalmente sul campo in tutta la Jugoslavia. Non ritornò mai in marina.

 

Nel 1951 si sposò e mise su famiglia. Nel 2009, le figlie di Ivan Felser, Marija Pust e Ana Artnak, donarono parte del suo lascito al Museo del mare: i quaderni di scuola marittima e alcuni documenti. In un articolo sul padre (pubblicato nel bollettino del museo Izvestja n.2, 2010), le figlie scrissero di aver trasformato le uniformi che il padre aveva portato a casa in gonne e tailleur. Hanno però conservato le fotografie del padre e permesso al Museo del mare di Pirano di farne delle copie.


 

Testo di Nadja Terčon

 

 

 

Fonti:

 

Documentazione fotografica del museo

 

Pust, Marija, Artnak, Ana: Ivan Felser: 6. 12. 1907 – 5. 12. 1987. In: Izvestja Pomorskega muzeja Piran, 2, 2010, Piran, 2010, pp. 154 - 160.

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