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LA PESCA

 

All'interno del museo, lungo la scalinata, si può osservare la collezione dedicata alla pesca che, con reperti di piccole dimensioni e modelli di navi, presenta la pesca e l'industria della lavorazione del pesce lungo la costa nordoccidentale dell'Istria.

Lungo la costa istriana, la pesca marittima di cui si considerano parte integrante sia la pesca vera e propria e sia la lavorazione e la conservazione del pesce, vanta una lunga tradizione. Sin dal X secolo i diritti di pesca erano distribuiti tra i comuni e le signorie fondiarie. Il comune di Pirano possedeva quattro riserve ittiche la cui gestione veniva annualmente contrattata con soggetti privati. Questi le concedevano a loro volta in precariato ai pescatori, dai quali venivano pagati con parte del pesce pescato.


Nel Medioevo le imbarcazioni da pesca erano prevalentemente a remi. Erano scoperte e venivano azionate con tre o quattro remi, a volte anche con piccole vele alle quali più tardi si aggiunse il timone. Erano provviste di ancora con corda, di un telone protettivo e altro.


Erano denominate bragozzi, battelli, topi, battellini e sandoli.

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