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Lešnik Ivan

Il macchinista ed elettrotecnico Ivan Lešnik (Maribor 1895-Brestanica 1963)

 


    
Ivan Lešnik nacque nel 1895 in una famiglia operaia a Maribor, dove frequentò cinque anni della scuola elementare. A 14 anni si iscrisse alla Scuola macchinisti della marina da guerra a Pola e terminati gli studi entrò volontario in marina. Prestò servizio, tra l’altro, nella base militare delle Bocche di Cattaro e sulla corrazzata Erzherzog Franz Ferdinand. Nel 1914 fu trasferito sull’incrociatore protetto Kaiserin Elisabeth con il quale salpò verso l’Estremo Oriente, dove la nave fece dapprima la spola tra i porti cinesi e quelli giapponesi e in seguito, quando il 23 agosto del 1914 il Giappone dichiarò guerra alla Germania, a Qingdao in Cina si unì alle forze tedesche che operavano nella zona. A causa dell’assoluta supremazia degli avversari giapponesi e britannici il comandante ordinò l’autoaffondamento. L’equipaggio si aggregò alle forze tedesche di terra e dopo la sconfitta della Germania gran parte dell’equipaggio assieme ai soldati tedeschi fu condotto in prigionia in Giappone. Ivan Lesnik, che fu internato nel campo di Aonogahara presso Kobe, rientrò in patria assieme agli altri marittimi delle diverse nazionalità jugoslave appena nel 1920. Entrato nella marina da guerra del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, divenne capo macchinista di 3a classe. Insoddisfatto della vita in marina e dopo la morte della moglie, lasciò l’incarico già nel 1922. Come macchinista ed elettrotecnico trovò lavoro in diverse centrali termoelettriche in Bosnia e in Serbia. Tornato in Slovenia dopo la seconda guerra mondiale, si impiegò nella centrale termoelettrica di Brestanica.

 

Bogdana Marinac

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