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Sulle tracce di Atena e Minerva nella Valle dell’Isonzo


Atena, dea greca dell'arte, della disciplina militare e protettrice delle città e dell'artigianato, era accompagnata da una civetta, come spesso anche la dea della vittoria, Nike. È raffigurata con l’ègida, una testa di Medusa sul petto e un elmo in testa. Nei racconti mitologici appare in aiuto di diversi, tra cui Eracle, Giasone e Ulisse. Quando in Grecia fioriva la civiltà classica, la Valle dell’Isonzo era ancora nell’Età del ferro. Nonostante le grandi differenze, tra le due zone vi fu uno scambio vivace, testimoniato da importanti ritrovamenti archeologici. Tra i più notevoli vi è uno skyphos attico con civetta della seconda metà del V secolo a.C., scoperto in una tomba di incinerazione della necropoli di Most na Soči (Santa Lucia, Tolmino).

 

Disegno interpretativo della statua di Atena Parthenos.

Autore: Gorazd Koščak

 

 

Sembra che tali coppe, decorate con il motivo di una civetta tra rami di ulivo, avessero un significato particolare e fossero utilizzate in una cerimonia religiosa domestica o in cerimonie sacrificali dedicate alla dea Atena.

 

Alla civetta raffigurata sullo skyphos si devono il simbolo e il nome del sentiero storico-culturale che attraversa la frazione di Most na Soči.

Foto: M. Mlinar, Museo di Tolmin.

 

 

Minerva, dea italica della saggezza e della guerra strategica nonché protettrice dell'arte e del commercio, fu per i Romani, a partire dal II secolo a.C., l’equivalente di Atena. Era raffigurata con armatura, lancia e una civetta, simbolo di saggezza e conoscenza. In tre diversi siti della Valle dell’Isonzo sono stati ritrovati oggetti con raffigurazioni della dea Minerva. I ritrovamenti delle statuette di Minerva sono da collegare alla presenza di luoghi di culto nella Valle dell’Isonzo, come quelli sul colle Gradič presso Kobarid (Caporetto) e sul Ravelnik presso Bovec (Plezzo). La terza raffigurazione di Minerva proviene dall'insediamento Vrh gradu nei pressi di Pečine, ai margini dell'altopiano Šentviška planota, che comprendeva anche un luogo di culto. Forse in questo contesto si colloca anche la spilla in bronzo del busto della dea Minerva, che veniva utilizzata anche come peso per la bilancia.

 

Placca votiva in argento con iscrizione venetica proveniente dalla località Vrh Gradu nei pressi di Pečine.

Foto: Marko Grego.

 

 

Miha Mlinar

Tolminski muzej

 

 

 

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