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Sul fuoco sacro e sull'anima dei defunti

Durante la costruzione di una casa nei pressi del villaggio di Brezje nella Gorenjska è stata rinvenuta una lucerna a olio in ceramica con le figure in rilievo di un leone, un cane e un cinghiale. Il ritrovamento è avvenuto tra i resti di una tomba di epoca romana che si trovava nei pressi di un luogo di sepoltura protostorico.

 

 

Disegno interpretativo basato sul modello originale.

 Autore: Gorazd Koščak

 

 

Nel 2006 a Mošnje vicino a Brezje sono stati scoperti i resti di una postazione stradale con una grande villa di campagna. Si può supporre che i membri della famiglia qui insediatasi, quasi certamente di origine italica, non siano stati sepolti nel cimitero dell'ex comunità protostorica vicino a Brezje. Quindi la tomba dove è stata rinvenuta la lucerna a olio, e si trovava nelle immediate vicinanze delle sepolture protostoriche, apparteneva ad una persona del posto?

 

Lucerna a olio in ceramica decorata con figure in rilievo di leone, cinghiale e cane, realizzata con stampo. I tratti ruvidi della superficie inducono a pensare che sia opera di un vasaio locale. La decorazione in rilievo con le figure di leone, cinghiale e cane sono indice di credenze grecoromane. Il cinghiale rappresenta la forza fisica bruta e fugace. Il leone in compagnia del cinghiale simboleggia il trionfo delle forze spirituali e la trascendenza dello spirito che perdura. Il cane, fedele compagno delle anime, segue il suo padrone nell'aldilà.

 

 

   

Lucerna a olio di Brezje.
Foto: Marko Kot e Tomaž Lauko.

 

 

Il mito di Hermes conferma la nostra ipotesi: padre Zeus ordinò a suo figlio Hermes di governare sugli uccelli forieri di cattivi presagi, su leoni incupiti e cinghiali dalle zanne lucenti, su tutti i cani e le mandrie. Lo scelse come unico messaggero dell'Ade sotterraneo e ne fece la guida delle anime negli inferi. La descrizione rinvenuta negli Inni omerici rivela che la lampada a olio fu realizzata per scopi funerari e il proprietario era ben consapevole del significato della raffigurazione mitologica. È poco probabile che la popolazione indigena avesse una conoscenza letteraria della mitologia greca. Possiamo concludere che molto probabilmente l'oggetto è stato realizzato come una copia unica dell'originale in bronzo che gli abitanti del luogo forse conoscevano dalla vicina villa di Mošnje.
 

 


Verena Perko 
Gorenjski muzej Kranj

 

 

 

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