Torna alla mostra online

Atteone - punizione dell’insolenza indecente

 

Nel 1972 fu consegnata al Museo regionale di Capodistria una statuetta rinvenuta nei pressi di Palazzo De Belli a Capodistria. A causa della mancanza di dati, non sappiamo nulla del contesto in cui è stato trovato questo oggetto. L’unica certezza è che raffigura Atteone.

 

 

Disegno interpretativo di Atteone.

Autore: Gorazd Koščak

 

 

 

Statua in bronzo di Atteone probabilmente faceva la parte dell'ornamento di una carrozza da viaggio romana.

Foto: Aleš Rosa.

 

 

Atteone, principe di Tebe in Grecia, era un appassionato di caccia. A causa della sua hybris - insolente arroganza - la dea Artemide (Diana per i Romani) lo punì con un destino crudele: lo trasformò in un cervo affinché fosse sbranato dai suoi stessi cani. Ci sono diverse versioni su quale fosse la sua colpa: secondo una di queste, si vantava di essere un cacciatore migliore della dea, e secondo un’altra, più diffusa, durante una battuta di caccia si ritrovò casualmente nei pressi della fonte sacra di Artemide e sorprese la dea mentre faceva il bagno. La sua curiosità oscena irritò la dea e segnò il suo destino. Un cacciatore che si trasforma in preda e viene ucciso dai suoi stessi cani che non riconoscono più il loro padrone: questa è la terrificante fine di una storia che stimola l’immaginazione sin dalla sua origine.

 

Il mito, che probabilmente si basa sulla tradizione di un eroico antenato locale, divenne presto noto in tutta la Grecia e, successivamente, anche in Italia. Divenne un soggetto popolare, raffigurato sia sui templi che su altri edifici pubblici, sulle lapidi e nelle case private, su gioielli e su oggetti di uso quotidiano. In letteratura venne molto celebrato da Ovidio nelle sue Metamorfosi. Grazie a quest’opera, giunta sino a noi dall’antichità, la storia di Atteone divenne fonte di ispirazione per una serie di capolavori medievali, rinascimentali e moderni, e rimane attuale anche oggi.
 

 

 

Rappresentazione del momento in cui Diana puniva Atteone, che si sta già trasformando in un cervo, come immaginato da Giuseppe Cesari nel XVII secolo.

Foto: Museum of Fine Arts Budapest

http://www.szepmuveszeti.hu/rights_and_reproductions

 

 

 

Dettaglio dell'affresco con Atteone risalente al I secolo, proveniente dalla Casa di Menandro a Pompei.

Foto: Andrej Preložnik.

 

 

 

Andrej Preložnik, Špela Prunk, Maša Saccara

Museo regionale di Capodistria

 

 

 

Galleria di immagini e catalogo degli oggetti museali