Afrodite / Venere – Seduttrice degli sguardi
Nell'opera scultorea di Vladimir Štoviček (1896–1989) i lavori più caratteristici sono i rilievi, sotto forma di targhe e medaglie. Ma è anche autore di opere monumentali, cimiteriali e sculture a tutto tondo. Il corpo umano, studiato in varie pose e torsioni, era uno dei suoi soggetti principali. Nel suo ambiente rurale nativo, raramente aveva l'opportunità di modellare un modello dal vivo, perciò l'introduzione del mito nell'espressione formale è per lui una scusa per rappresentare il corpo femminile.
Disegno interpretativo di Venere raffigurato sul battiporta del Palazzo Belgramoni Tacco a Capodistria.
Autore: Gorazd Koščak
Il nudo femminile è uno dei temi originali della scultura greca che celebrava la bellezza del corpo femminile. La statua di Afrodite cnidia, opera di Prassitele e databile intorno al 350 a.C., con la sua caratteristica postura del gesto pudico, è considerata origine ed esempio del nudo femminile. Nel corso dei secoli gli storici dell’arte hanno interpretato la nudità e la postura in base allo spirito del tempo in cui vivevano. Di fatti, a differenza dei greci, che vedevano nella nudità un segno di potere e libertà, gli abitanti dell’Europa patriarcale del XIX e XX secolo la spiegavano sostenendo che la dea sta recandosi al bagno e nasconde frettolosamente le sue parti intime alla vista di qualcuno.
Anche Štoviček ha rielaborato tale motivo iconografico realizzando un Nudo femminile in piedi (Venere) e un rilievo della Venere pudica. Nella prima ha raffigurato la dea della bellezza e dell'amore in una rielaborazione del classico gesto pudico, in cui la dea non si copre più i genitali, ma esprime modestia e grazia con l'inclinazione della testa. Nella rappresentazione in rilievo, nonostante l'occultamento delle parti intime, sottolinea l’atteggiamento sicuro di sé, che risulta ancor più attraente allo spettatore in quanto coperta da un velo.
Vladimir Štoviček, Nudo femminile in piedi (Venere), 1935.
Fusione su calco originale, bronzo, h. 178 cm, l. 38 cm, p. 40 cm, non firmata, num. inv. MMK;VŠ-1593.
Foto: Nina Sotelšek, Museo civico di Krško.
Vladimir Štoviček, Venus Pudica, 1950.
Targa con bassorilievo, bronzo, d. 27,8 cm, s. 1,4 cm, firmata in basso a destra con le iniziali VS., num. inv. MMK;VŠ-1576.
Foto: Nina Sotelšek, Museo civico di Krško.
Klaudija Cigole
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